L’anima di Jole Sul Prato: Irena e l’arte del gioiello artigianale

La mia storia inizia in una limpida mattina autunnale del 1991 sulla costa Dalmata, con il suono delle sirene che irrompe nel silenzio, portando incertezza ed allerta. Vivere una guerra lascia un’impronta indelebile, ti insegna a rinascere spingendoti alla ricerca di un futuro diverso.

In pochi mesi passo dal rumore degli aerei sopra la testa, ad udire le campane del Duomo di Firenze. Ricomincio a vedere la bellezza intorno a me, sentirmi di nuovo viva. Volendo approfondire e conoscere meglio ciò che mi circondava decido di iscrivermi alla Facoltà di Architettura, e pian piano, inizio a coltivare la consapevolezza che anche io, con le mie idee, avrei potuto contribuire a plasmare il mondo che mi circondava.

Fu in quei momenti che nacque l’idea di dare vita ad un brand di gioielli che catturassero l’essenza della bellezza e dell’arte che mi circonda. La mia rivoluzione, la mia rinascita, avevano inizio dalle mani. 

Una sera uggiosa come solo le sere autunnali sanno essere, torno a casa esausta. La stanchezza pesa sulle mie spalle mentre varco la soglia di casa. Jole, mia figlia, si affaccia dalla sua camera per scomparire quasi subito. La casa è avvolta nel silenzio, i minuti passano. Ma ecco che Jole esce e mi tende un disegno. È un prato fiorito, con petali di mille colori. Al centro, con lettere infantili, spicca la frase “NON ARRENDERTI MAI”.

Al nuovo giorno, mi immergo nella creazione del gioiello più prezioso della mia vita. Imprimo nel metallo quel messaggio di incoraggiamento, affinché possa brillare come un faro nei momenti più bui della mia esistenza. E mentre plasmavo il metallo prezioso, sentivo che stavo dando forma non solo al gioiello, ma anche a una nuova parte di me stessa.

Nasce così Jole Sul Prato, Gioielli Personalizzati, che rappresentano la determinazione e la perseveranza che hanno caratterizzato il mio cammino.

irena jole sul prato

Lo stile di JSP Gioielli

Oggi, nella mia bottega, recupero quelle antiche tecniche orafe, dove il metallo prezioso si fonde e prende forma nei stampi fatti in sabbia, nei ossi di seppia scavati con pazienza e nelle superfici reticolate dal calore del fuoco. Taglio, fondo, lamino, incasso, lucido e stampo; ogni passaggio è un rituale, mentre nell’aria campeggia un odore che sa di alchimia e vecchie botteghe.

Ciò che mi guida non è solo la maestria tecnica, bensì il desiderio di creare qualcosa di speciale, qualcosa che vada al di là della semplice estetica. Le mie mani sono il tramite attraverso cui le storie si imprimono nel metallo, diventando parte integrante del gioiello stesso, un segno indelebile della vita di chi lo indosserà. Nascono cosi gioielli personalizzati, intimi, capaci di evocare emozioni profonde.

Credo fermamente che ogni singolo gioiello sia molto più di una semplice combinazione di materiali preziosi. C’è una connessione profonda tra l’esecuzione materiale di ogni pezzo e il valore intrinseco che esso custodisce.

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La mia ispirazione deriva dal concetto del Slow Design, un approccio che abbraccia l’idea di una produzione oreficeria basata sull’attenzione ai dettagli e alla qualità, nell’accurata selezione dei materiali e nella lavorazione artigianale. 

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Su Instagram amo condividere il mio percorso quotidiano di ricerca estetica, mentre il mio blog è un viaggio fotografico in continuo bilanciamento tra istanti di vita in famiglia e quella nella bottega.

Credo nella bellezza che illumina la vita quotidiana.

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